sostenibilità – Archimede R&D https://www.archimede-rd.it Realizziamo i principi dello sviluppo sostenibile Tue, 13 Feb 2024 13:47:02 +0000 it-IT hourly 1 Stop alla comunicazione ingannevole – Finalmente arriva la Direttiva Europea contro il Greenwashing https://www.archimede-rd.it/2024/02/13/stop-alla-comunicazione-ingannevole-finalmente-arriva-la-direttiva-europea-contro-il-greenwashing/ Tue, 13 Feb 2024 13:46:57 +0000 https://www.archimede-rd.it/?p=4203 Finalmente il Parlamento Europeo ha adottato definitivamente la Direttiva che limita e vieta il “greenwashing” e le informazioni ingannevoli sui prodotti.Da decenni si discute su questa pratica ingannevole, adottata da tante aziende, che utilizzano pratiche di marketing per “sembrare” sostenibili, quando il fine reale è tutt’altro che una questione ambientale, ma piuttosto economica. La Direttiva…

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Finalmente il Parlamento Europeo ha adottato definitivamente la Direttiva che limita e vieta il “greenwashing” e le informazioni ingannevoli sui prodotti.
Da decenni si discute su questa pratica ingannevole, adottata da tante aziende, che utilizzano pratiche di marketing per “sembrare” sostenibili, quando il fine reale è tutt’altro che una questione ambientale, ma piuttosto economica.

La Direttiva si inserisce all’interno delle iniziative previste nella Nuova Agenda dei Consumatori e nel Piano d’azione per l’economia circolare, e fa seguito al Green Deal Europeo che ha come obiettivo generale quello di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.

L’obiettivo della Direttiva mira principalmente a tutelare i cittadini dalle pratiche commerciali sleali che impediscono o influiscono in maniera ingannevole sugli acquisti sostenibili, quali appunto, il greenwashing o l’utilizzo di marchi di sostenibilità e strumenti di informazione inattendibili e non trasparenti.

Il consumatore diventa l’elemento centrale dell’operazione, il quale deve essere messo nelle condizioni di poter valutare oggettivamente e consapevolmente le proprie scelte.
Il consumatore deve assumere una maggiore partecipazione all’interno dell’economia circolare in modo da renderlo pienamente attivo all’interno dell’intero processo.
Per facilitare questo percorso, la Direttiva introduce nuove regole che mirano a rendere l’etichettatura dei prodotti più chiara ed affidabile, le cui informazioni riportate devo essere supportate da prove.

In sintesi:

. Stop a frasi ambientali generiche come “ecologico”, “naturale”, “eco”, che non possano essere provate.
. Stop all’utilizzo di etichette di sostenibilità a meno che non siano basate su schemi di certificazione approvati o stabiliti dalle autorità pubbliche.
. Dovranno essere fornite informazioni più dettagliate in merito alla durabilità di certi prodotti e maggiore visibiltà alla garanzia.

Con queste nuove regole, si vuole portare sia i produttori che i consumatori alla scelta di prodotti sempre più durevoli, disincentivando quelli usa getta.
Saranno ad esempio vietate affermazioni non veritiere sulla durabilità, come ad esempio affermare che un elettrodomestico ha un determinato ciclo di durata se ciò non è vero.

A questo punto la Direttiva dovrà ricevere anche l’approvazione definitiva del Consiglio Europeo, dopodiché sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Da quel momento gli Stati membri avranno 24 mesi per recepirla nel diritto nazionale.

Questa è una rivoluzione nel nostro mondo incentrato sul consumismo esasperato e insensato.
Il consumatore dovrà imparare a confrontare i prodotti scegliendo in base alla qualità, affidabilità, durabilità ed efficacia.
Ciò comporterà un nuovo approccio anche da parte di tante aziende, che dovranno ideare e promuovere i propri prodotti in base a caratteristiche reali e non sulla base di tante belle parole dal naso lungo.

È una vera sfida, per la quale bisogna essere preparati e noi lo siamo.

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Sostenibilità dei beni di consumo, il coraggio di innovare https://www.archimede-rd.it/2024/02/01/sostenibilita-dei-beni-di-consumo-il-coraggio-di-innovare/ Thu, 01 Feb 2024 15:02:01 +0000 https://www.archimede-rd.it/?p=4192 Le più recenti ricerche di mercato che prendono in esame i 6 principali mercati europei, Francia, Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Paesi Bassi, dimostrano una ripresa piuttosto lenta della domanda dei beni di largo consumo. La difficoltà di ritornare alla normalità pre-pandemia, trova evidenza anche da un calo del 22% dei nuovi lanci di…

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Le più recenti ricerche di mercato che prendono in esame i 6 principali mercati europei, Francia, Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Paesi Bassi, dimostrano una ripresa piuttosto lenta della domanda dei beni di largo consumo.
La difficoltà di ritornare alla normalità pre-pandemia, trova evidenza anche da un calo del 22% dei nuovi lanci di prodotto da parte delle aziende. Un peggioramento significativo rispetto alla flessione del 16,5% rilevata nel report “FMCG Demand Signals” di maggio 2023.
Meno dell’1% dei nuovi prodotti sviluppati rappresenta innovazioni rivoluzionarie, novità dirompenti a livello generale o di categoria. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di prodotti esistenti che sono stati rinnovati, riformulati o riconfezionati, oppure, come avviene sempre più di frequente, la confezione e il peso del prodotto vengono ridotti.
Tuttavia, un piccolo numero di eccellenze dell’innovazione rappresenta il 56% del valore di vendita e il 40% della crescita delle vendite generate dai nuovi prodotti sviluppati nell’ultimo anno.

Questa mancanza di innovazione strategica si accompagna alla fatica della sostenibilità.
Il consumatore è sempre più attento al tema della sostenibilità, e le sue scelte si rivolgono sempre più spesso verso prodotti e brand che si impegnano in questo senso.
Allo stesso tempo, non è semplice per i produttori e i distributori adeguarsi alle linee guida della sostenibilità, ma tanti passi in avanti si stanno facendo. Nel nuovo panorama europeo, la richiesta di prodotti più sostenibili sarà sostenuta dai distributori, soprattutto in virtù di normative quali l’Ecodesign for Sustainable Products Regulation (ESPR) della Commissione Europea, che obbligherà i retailers a indagare più approfonditamente sulla sostenibilità dei marchi commercializzati.
Un imballo (pack) sostenibile è importante in tutti i Paesi.
Ad esempio, negli ultimi dodici mesi, nel decidere se acquistare o meno un prodotto, il 55% dei consumatori spagnoli ha scelto un brand dopo aver esaminato la confezione. In Francia, il 51% dei consumatori afferma di aver cambiato marchio o prodotto per la confezione e in Germania il 43% dei consumatori ha acquistato più prodotti venduti in confezioni attente all’ambiente. In totale, quasi la metà (48,3%) dei consumatori europei ha acquistato meno prodotti confezionati nella plastica nell’ultimo anno.

Per queste ragioni, crediamo che il coraggio di innovare e avere prodotti che supportino la sostenibilità con dati tecnici e reali, e non solo di marketing, sia la strada giusta.

Noi ci siamo sempre occupati di sostenibilità, cercando di trasferire nei nostri prodotti, sia a nostro marchio Dr.Neu, che a marchio privato, tutti quegli aspetti che determinano appunto l’essere sostenibile. A partire dall’utilizzo di materie prime di qualità, fino ad arrivare ovviamente all’utilizzo di imballi riciclabili.
Abbiamo sempre pensato e sviluppato i nostri prodotti nell’ottica dell’Eco Design, come ad esempio Cleanballs Dr.Neu, le sfere anticalcare per la cassetta WC, 100% riciclabili e 0% di rilascio chimico nell’ambiente, e al nuovo flacone di Decalk3 Dr.Neu, il decalcificante per macchine da caffè, 100 % riciclabile e composto dal 50 % di plastica riciclata.

La sostenibilità tuttavia non è solo questo. La sostenibilità di un prodotto riguarda anche il modo di utilizzarlo, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi di acqua, di energia, e di prodotto stesso. Un esempio è Wonderstar Dr.Neu, il cura lavastoviglie enzimatico in formato spray, per la pulizia completa della lavastoviglie senza ciclo a vuoto, da applicare direttamente all’interno dell’elettrodomestico e che si risciacqua con il normale ciclo di lavaggio delle stoviglie.
Perché è importante questo tipo di applicazione?
Innanzitutto parliamo di una pulizia quotidiana e non periodica (una volta ogni 1,2,3 mesi dei cura lavastoviglie tradizionali).
In aggiunta ai benefici in termini di efficienza di funzionamento e dei consumi energetici, si vanno ad eliminare tutti quei prodotti mono-dose da utilizzare con ciclo a vuoto, riducendo gli sprechi in tutti i sensi.
In sostanza, proponiamo non solo un nuovo prodotto, innovativo dal punto di vista della formula, ma anche un nuovo modo di approcciarsi alle piccole attività quotidiane di cura e manutenzione della casa.

Perché ricordiamoci che la sostenibilità non riguarda solo il prodotto, ma anche i nostri comportamenti.

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Etichettatura Ambientale Imballaggi: Pubblicato il decreto che definisce le Linee Guida sull’etichettatura ambientale degli imballaggi https://www.archimede-rd.it/2022/12/15/etichettatura-ambientale-imballaggi-pubblicato-il-decreto-che-definisce-le-linee-guida-sulletichettatura-ambientale-degli-imballaggi/ Thu, 15 Dec 2022 15:00:21 +0000 https://www.archimede-rd.it/?p=4139 Il 21 novembre 2022 è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’ Ambiente e della Sicurezza Energetica il Decreto n. 360 del 28 settembre 2022 che entrerà in vigore dal 1 Gennaio 2023.Il decreto adotta le Linee Guida sull’etichettatura ambientale ai sensi dell’art. 219, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per…

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Il 21 novembre 2022 è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’ Ambiente e della Sicurezza Energetica il Decreto n. 360 del 28 settembre 2022 che entrerà in vigore dal 1 Gennaio 2023.
Il decreto adotta le Linee Guida sull’etichettatura ambientale ai sensi dell’art. 219, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per il corretto adempimento degli obblighi di etichettatura degli imballaggi da parte dei soggetti responsabili. Le linee guida sono disponibili anche in lingua inglese.

Il Decreto n. 360 abroga e sostituisce il decreto ministeriale n. 114 del 16 marzo 2022, recante le “Linee Guida sull’etichettatura degli imballaggi ai sensi dell’art. 219, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
Ricordiamo che gli operatori del settore potranno commercializzare prodotti privi dei nuovi requisiti di etichettatura già immessi in commercio o già provvisti di etichetta al 1° gennaio 2023, fino a esaurimento scorte. Per prodotti si intendono gli imballaggi vuoti, le etichette già stampate, etc. Gli imballaggi acquistati prima del 31/12/2022, potranno essere commercializzati anche se le scorte sono in giacenza in un altro Paese. In tal caso farà fede la data del documento di acquisto della fornitura di imballaggi.

Una novità apportata dalle linee guida è la possibilità di adottare i canali digitali per trasmettere le informazioni obbligatorie (es. App, QR code, siti web ) al fine di semplificare i processi produttivi, operativi ed economici delle imprese che immettono tali imballaggi in più Paesi dell’Unione Europea e assicurare quindi il rispetto dei principi della libera circolazione delle merci garantiti dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. I canali digitali potranno sostituire completamente o integrare le informazioni riportate direttamente sull’imballaggio.

Ricordiamo che l’immissione in commercio di imballi privi dei requisiti di etichettatura comporta sanzioni da 5.200 a 40.000 euro. Le sanzioni possono essere applicate sia al produttore del materiale dell’imballaggio, sia ai commercianti e distributori.
Come sempre, Archimede R&D è a vostra disposizione per supportarvi negli adempimenti delle nuove normative.

Per ricevere maggiori informazioni o un preventivo personalizzato, potete scriverci tramite il modulo CONTATTI.

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Riflettiamo sulla nostra IMPRONTA IDRICA https://www.archimede-rd.it/2022/09/28/riflettiamo-sulla-nostra-impronta-idrica/ Wed, 28 Sep 2022 15:21:45 +0000 https://www.archimede-rd.it/?p=4125 Sempre più spesso si sente parlare di IMPRONTA IDRICA, in inglese WATER FOOTPRINT. Che cos’è l’IMPRONTA IDRICA? Sul sito del Ministero della Transizione Ecologica viene data una definizione chiara e semplice:“L’impronta idrica è un indicatore del consumo di acqua dolce che include sia l’uso diretto che indiretto di acqua da parte di un consumatore o…

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Sempre più spesso si sente parlare di IMPRONTA IDRICA, in inglese WATER FOOTPRINT.

Che cos’è l’IMPRONTA IDRICA?

Sul sito del Ministero della Transizione Ecologica viene data una definizione chiara e semplice:
“L’impronta idrica è un indicatore del consumo di acqua dolce che include sia l’uso diretto che indiretto di acqua da parte di un consumatore o di un produttore. L’impronta idrica di un singolo, una comunità o di un’azienda è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre beni e servizi, misurata in termini di volumi d’acqua consumati (evaporati o incorporati in un prodotto) e inquinati per unità di tempo. Nella definizione dell’impronta idrica è data inoltre rilevanza alla localizzazione geografica dei punti di captazione della risorsa.”

“Il computo globale della water footprint è dato dalla somma di tre componenti:

  • Acqua blu: si riferisce al prelievo di acque superficiali e sotterranee destinate ad un utilizzo per scopi agricoli, domestici e industriali. È la quantità di acqua dolce che non torna a valle del processo produttivo nel medesimo punto in cui è stata prelevata o vi torna, ma in tempi diversi;
  • Acqua verde: è il volume di acqua piovana che non contribuisce al ruscellamento superficiale e si riferisce principalmente all’acqua evapo-traspirata per un utilizzo agricolo;
  • Acqua grigia: rappresenta il volume di acqua inquinata, quantificata come il volume di acqua necessario per diluire gli inquinanti al punto che la qualità delle acque torni sopra gli standard di qualità.”

Per uso diretto si intende la quantità di acqua usata per cucinare, lavarsi, fare le pulizie, annaffiare il giardino ecc…; per uso indiretto si intende il consumo di acqua necessario per produrre ciò di cui abbiamo bisogno (cibo, energia, oggetti…).

L’ideatore del concetto di WATER FOOTPRINT è Arjen Hoekstra, un professore e ricercatore universitario olandese, il quale ha fondato il Water Footprint Network (WFN), un’organizzazione multidisciplinare no-profit che si occupa della ricerca di standards, metodologie, strumenti, divulgazione e consulenza sul tema dell’impronta idrica.

Sul sito del WFN sono disponibili i risultati di molte indagini condotte dall’organizzazione e un calcolatore dell’impronta idrica sviluppato dal WFN e dai suoi partner, per garantire l’applicazione di un rigoroso metodo scientifico e assicurare una corretta comparazione tra diversi studi.
Alcuni dati pubblicati:

  • Il global water footprint nel periodo 1996-2005 è stato di 9.087 billioni di metri cubi per anno (74% verde, 11% blu, 15% grigia).
  • L’impronta idrica media individuale, su scala mondiale, calcolata sul periodo 1996-2005 è stata di 3.795 litri d’acqua per individuo al giorno.
  • In Italia l’impronta idrica media individuale è stata calcolata in 6.300 litri a persona al giorno.
    L’agricoltura è l’attività antropica che richiede il maggior consumo di acqua. Ed è in particolare la coltivazione degli alimenti necessari all’allevamento del bestiame che incide più di ogni altra attività sulle risorse idriche globali. Le nostre abitudini alimentari sono quindi sicuramente quelle che hanno un impatto forte sulla nostra impronta idrica.

Ma anche le nostre abitudini domestiche legate all’igiene, alla pulizia, alla manutenzione di casa e del verde hanno il loro impatto sulle componenti di acqua blu e grigia.
Per ridurre gli sprechi di acqua per lavaggi e risciacqui, oltre a diminuire tempo e portata di erogazione dai rubinetti, occorre acquistare prodotti nati con questo scopo:

  • Prodotti concentrati ed efficaci a basse dosi: riducono sia la componente indiretta (meno acqua nel prodotto) che la componente diretta (meno acqua per l’uso, il lavaggio e il risciacquo) dell’uso di acqua;
  • Prodotti che non richiedono cicli a vuoto per la pulizia di elettrodomestici: eliminano la componente diretta (consistente in decine di litri di acqua)
  • Prodotti non pericolosi per l’ambiente: riducono la componente grigia della nostra impronta.
    Da decenni nel mondo occidentale l’acqua è considerata una risorsa scontata ed inesauribile. Non lo è, l’allarme è forte e il nostro contributo alla sostenibilità deve diventare un impegno quotidiano e sistematico.

Da decenni nel mondo occidentale l’acqua è considerata una risorsa scontata ed inesauribile. Non lo è, l’allarme è forte e il nostro contributo alla sostenibilità deve diventare un impegno quotidiano e sistematico.

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RisparmiAMO l’ACQUA https://www.archimede-rd.it/2022/07/21/risparmiamo-lacqua/ Thu, 21 Jul 2022 14:55:45 +0000 https://www.archimede-rd.it/?p=4091 Iniziamo con qualche dato ufficiale sul tema della crisi idrica e del consumo di acqua.In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’ONU nel 1992 e celebrata ogni anno il 22 marzo con l’obiettivo di sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il…

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Iniziamo con qualche dato ufficiale sul tema della crisi idrica e del consumo di acqua.
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’ONU nel 1992 e celebrata ogni anno il 22 marzo con l’obiettivo di sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico, viene pubblicato un Rapporto annuale delle Nazioni Unite di interesse globale, mentre su base nazionale l’ISTAT fornisce un focus tematico multi-fonte che propone risultati provenienti da diverse indagini, elaborazioni e analisi.

Secondo il Rapporto ONU 2021, 5 miliardi di persone saranno a rischio di carenza di acqua pulita entro il 2050 e già entro il 2030 la popolazione mondiale potrà usufruire solo del 60% dell’acqua di cui avrà bisogno.
Il Rapporto ONU 2022, focalizzato sul tema delle acque sotterranee, evidenzia il problema della non rinnovabilità dell’ 80-90% di questa risorsa naturale. Su un volume di 10,6 milioni di km3 di acqua dolce liquida calcolato a livello mondiale, i prelievi di acque sotterranee si è attestato nel 2017 a 959 km3.

La ripartizione dei prelievi di acque sotterranee per settore di utilizzo della risorsa, evidenzia come il 69% del volume totale venga prelevato dal settore agricolo, il 22% per uso domestico e il 9% dal settore industriale. Queste percentuali variano a seconda dei continenti.
Oltre ai cambiamenti climatici (siccità e aumento delle temperature causate dall’incremento delle emissioni antropiche di gas serra) e all’abuso della risorsa idrica, anche l’inquinamento delle acque sotterranee riduce la possibilità di utilizzo delle stesse come acqua potabile, e al contempo influenza negativamente gli ecosistemi che da esse dipendono.

Nel report ISTAT 2022 vengono presentati alcuni dati sui consumi di acqua a livello nazionale:

  • 236 litri di acqua per abitante erogati ogni giorno nelle reti di distribuzione dei capoluoghi di provincia/città metropolitana.
  • Con perdite in rete dell’ordine del 36%, che si traduce nel fatto che a fronte di un prelievo di 370 litri per abitante al giorno, quelli effettivamente utilizzati sono 236.

Altri dati sono stati resi disponibili da ISPRA nel Comunicato Stampa del 9 luglio su “Siccità e risorsa idrica”:

  • Il valore annuo medio di risorsa idrica disponibile per l’ultimo trentennio 1991– 2020 è ridotto del 19% rispetto a quello relativo al trentennio 1921–1950 a causa dei cambiamenti climatici
  • Attualmente il prelievo totale medio annuo per l’Italia si aggirerebbe sui 37,7 km3 (l’Italia è al decimo posto al mondo per consumo)
  • Il consumo d’acqua potrebbe aumentare a livello Europeo del 16% entro il 2030

È evidente che il tempo a disposizione per limitare i danni è pochissimo, ognuno deve fare la sua parte. È necessario ripensare ai nostri stili di vita, ai nostri modi di produrre e alle nostre scelte di consumatori.

L’impegno di Archimede R&D è da sempre quello di ideare e sviluppare tecnologie e prodotti ad alta efficienza e a basso impatto ambientale, che richiedano un dosaggio d’uso inferiore rispetto ai prodotti sul mercato e meno acqua per il risciacquo, che aiutino a mantenere gli elettrodomestici in buone condizioni per risparmiare acqua ed energia elettrica.
L’obiettivo è mettere a disposizione del consumatore di oggi prodotti che guardano al presente e al futuro prossimo, riducendo il più possibile la nostra impronta idrica.

Le nostre idee nascono pensando al grande potenziale già presente in natura, ovvero a sostanze di origine naturale che hanno una funzione precisa all’interno di micro/macro sistemi biologici e che possano essere utilizzate per un determinato scopo, con la ragionevole certezza che l’impatto sull’uomo e sull’ambiente sia irrilevante.

Puntiamo ai valori della sostenibilità lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla culla alla tomba, per ridurre al minimo gli impatti ambientali di materiali e processi. È un lavoro di innovazione continua che richiede impegno (perché c’è tanto da studiare!), sacrificio (perché il mondo non sembra ancora rendersi conto della gravità della situazione!!) e collaborazione (da soli non si va da nessuna parte!!!).

Come abbiamo già detto, risparmiare acqua significa ridurne gli sprechi (- CONSUMO) ma anche ridurne la contaminazione (- INQUINAMENTO), frutto del rilascio inutile e incontrollato di sostanze dannose.

Nei nostri prodotti Dr.Neu non possono mai mancare questi due obiettivi.

Il primo prodotto nato da questo lavoro è il decalcificante universale, adatto a tutti gli elettrodomestici che utilizzano acqua. Non presenta classificazione di pericolo secondo la normativa vigente e contiene ingredienti in basse concentrazioni in grado di rimuovere le incrostazioni di calcare.
Un modo gentile ed efficace per eliminare il calcare senza rilascio di sostanze nocive (- INQUINAMENTO).

Poi sono arrivate le sfere anticalcare che riducono la durezza dell’acqua; un sistema completamente nuovo brevettato che sfrutta un biocatalizzatore (proteina) per ridurre il contenuto di carbonati di calcio e magnesio responsabili della formazione del calcare.
Il dispositivo dura a lungo e per esplicare la sua funzione non prevede rilascio di sostanze. Questo significa una frequenza di ricambio del prodotto inferiore rispetto ad altri prodotti comparabili e una ridotta dispersione di prodotti chimici impiegati normalmente nelle operazioni di disincrostazione (- INQUINAMENTO).
La riduzione degli interventi di decalcificazione con prodotti chimici riduce ovviamente anche il consumo di acqua (- CONSUMO).

I prodotti per la cura di lavastoviglie e lavatrice (il secondo in arrivo…spoiler!) sono studiati per essere utilizzati in piccole dosi (- INQUINAMENTO) e senza cicli a vuoto (- CONSUMO).
Oltre a migliorare le prestazioni dell’elettrodomestico, permettono di risparmiare circa 10/12 litri di acqua nel caso di una comune lavastoviglie e circa 40/50 litri nel caso di lavatrici da 8 kg, eliminando il ciclo a vuoto necessario con i prodotti attualmente in commercio.

Il prodotto per il lavaggio delle stoviglie a mano è stato formulato principalmente con ingredienti da fonti rinnovabili e in formato schiuma per ridurre al minimo gli sprechi di prodotto in fase di lavaggio (- INQUINAMENTO) e di acqua per il risciacquo (- CONSUMO).
Da studi condotti su saponi in schiuma, si può presumere che l’utilizzo di un tale prodotto per il lavaggio delle stoviglie possa ridurre dal 10 al 50% il consumo di acqua per il risciacquo.

E non finisce qui…vogliamo continuare a pensare e produrre consapevolmente e responsabilmente. SEGUITECI!!

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Bolle di Innovazione alla 9ª Conferenza sulla Chimica Sostenibile https://www.archimede-rd.it/2022/05/25/bolle-di-innovazione-alla-9a-conferenza-sulla-chimica-sostenibile/ Wed, 25 May 2022 12:56:19 +0000 https://www.archimede-rd.it/?p=4048 Il 10 maggio 2022 si è tenuta la 9ª Conferenza sulla Chimica Sostenibile “Innovazione e Economia Circolare”, organizzata da Federchimica. L’argomento da noi proposto, dal titolo BOLLE DI INNOVAZIONE, un’idea di sostenibilità, è stato esposto dal Dott. Lucio Panizza, titolare di Archimede R&D e dal Professor Alejandro Hochkoeppler di Alma Mater Studiorum, Università di Bologna. La presentazione…

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Il 10 maggio 2022 si è tenuta la 9ª Conferenza sulla Chimica Sostenibile “Innovazione e Economia Circolare”, organizzata da Federchimica.

L’argomento da noi proposto, dal titolo BOLLE DI INNOVAZIONE, un’idea di sostenibilità, è stato esposto dal Dott. Lucio Panizza, titolare di Archimede R&D e dal Professor Alejandro Hochkoeppler di Alma Mater Studiorum, Università di Bologna.

La presentazione ha voluto ripercorrere sinteticamente la storia di un’innovazione, nata da una fruttuosa collaborazione tra Azienda e Università, partendo dall’idea, passando per la ricerca e sviluppo, fino ad arrivare all’applicazione finale.

Uno dei temi trattati nella Conferenza era l’importanza dell’ecodesign dei prodotti, ovvero la creazione di prodotti o sistemi sostenibili sia dal punto di vista economico e sociale, ma soprattutto ambientale.
La nostra storia di Innovazione si inserisce pienamente in questo contesto.

Come vi abbiamo già raccontato, la nostra storia di successo inizia nel 2009 con il progetto Bubbleboat, he consisteva nello sviluppo di una pittura antivegetativa biocide-free, a basso impatto ambientale, da applicare su carene di navi e imbarcazioni da diporto.
La ricerca sul campo ha portato in breve tempo ad una preziosa scoperta, un particolare enzima a cui “non piace il calcare”.
Scoperta curiosa e interessante, ma come poterla utilizzare e trasformarla in innovazione?
Per Bubbleboat l’approccio è stato quanto mai sostenibile. È stata individuata e sfruttata una proteina che potesse utilizzare le sostanze presenti nell’acqua del mare e la si è utilizzata per risolvere il problema del biofouling, riducendo notevolmente la quantità di “chimica” riversata nell’ambiente.

Dopo i promettenti risultati di Bubbleboat, si è fatta avanti l’idea di applicare la tecnologia anticalcare dell’enzima a prodotti di consumo per la manutenzione degli elettrodomestici.
Si è iniziato con l’applicazione all’interno di formulazioni liquide, non pericolose e altamente biodegradabili, come i decalcificanti per ferri da stiro, macchine da caffè, i detergenti anticalcare per superfici, l’anti-ovodeposizione per le zanzare e altri prodotti di uso comune.

La strada dell’innovazione è poi proseguita nell’applicare l’enzima e la sua funzionalità a un supporto fisico completamente riciclabile e in breve si arriva a progettare e brevettare Softballs, il dispositivo per l’addolcimento dell’acqua, e la prevenzione delle incrostazioni di calcare, specifico per macchine da caffè.
Softballs consisteva (e consiste tutt’ora) in un prodotto assolutamente nuovo sul mercato globale, in grado di trasformare il calcare presente nell’acqua attraverso un processo naturale, sfruttando l’azione bio-catalitica dell’enzima. È stato progettato con lo spirito dell’ecodesign: pensare ad un prodotto sostenibile nel suo intero ciclo di vita.
Con Softballs, riparte la sperimentazione, la ricerca dei materiali, la messa a punto dell’intero processo di produzione, fino ad arrivare all’implementazione del metodo di produzione e confezionamento delle particolari sfere di nylon funzionalizzato.
Nel 2014 Softballs viene finalmente lanciato sul mercato e da quel momento inizia una nuova storia.

Quando ci si occupa di ricerca e sviluppo, non è sempre facile far recepire l’innovazione alle persone e al mercato. È una strada lunga e faticosa, ma a volte capita di incontrare persone che credono in te e nel lavoro che stai facendo, e che decido di investire nella tua idea.
E così è stato. Softballs, inizialmente commercializzato con il nostro marchio Dr.Neu, dal 2018 viene prodotto in esclusiva per il marchio De’Longhi che ne ha saputo cogliere il valore e l’importanza non solo di funzionamento ma anche ambientale.

Basta pensare che Softballs, a differenza dei tradizionali addolcitori a base di resine a scambio ionico, agisce molto più a lungo, senza rilasciare sostanze nocive nell’acqua, mantenendo intatte le proprietà organolettiche dell’acqua. E, non meno importante, a differenza delle resine non sono riciclabili, Softballs è completamente riciclabile nella raccolta differenziata della plastica, nell’ottica dell’economia circolare.

Partendo dalla tecnologia enzimatica dell’enzima, negli anni, con il marchio Dr.Neu, ci siamo concentrati nello sviluppo di altri prodotti sempre con l’obiettivo di raggiungere un livello sempre più alto di ecodesign.

Sono nati prodotti come Cleanballs, lil dispositivo a sfere anticalcare per la cassetta del WC, in grado di addolcire l’acqua e risolvere i problemi dovuti al calcare, riducendo l’utilizzo di sostanze nocive introtte nell’ambiente. Tutto completamente riciclabile nella raccolta differenziata della plastica.

Oppure il nostro Cura Lavastoviglie Enzimatico in formato spray, nato con l’idea di avere un prodotto unico per la manutenzione dell’elettrodomestico contro il calcare, lo sporco e i cattivi odori, senza il ciclo a vuoto. Ciò significa niente più prodotti monouso da fare una volta al mese, ma uno unico da applicare con più frequenza e con praticità, durante l’uso quotidiano della lavastoviglie. I vantaggi sono notevoli: risparmio energia, acqua, spazio ma soprattutto plastica.

I nuovi nati in casa Dr.Neu nell’ottica dell’ecodesign sono Universe e Raindrop.
Universe è un decalcificante multiuso enzimatico in flacone da 500 ml, da usare in dosi controllate per tutti gli elettrodomestici e non solo. Lo si può usare anche per addolcire l’acqua di rubinetto da usare per la stiratura, oppure per disincrostare la cassetta del WC. La formula enzimatica di Universe non ha classificazioni di pericolo ed è facilmente biodegradabile.
Raindrop è dedicato al giardino, e consente di addolcire l’acqua per l’innaffiatura delle piante sensibili al calcare, rendendo l’acqua di rubinetto simile a quella piovana, ideale per l’innaffiatura. Inoltre, è stato arricchito con Sali minerali utili alla crescita e alla salute delle piante. Unche questa è una formula non classificata, sicura per la salute e per l’ambiente.

Sono ancora tante le idee di prodotto sostenibile che abbiamo nel cassetto e che stiamo sviluppando tenendo sempre presente che la sostenibilità è fondamentale per il nostro futuro.



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Federchimica – 9ª Conferenza sulla Chimica Sostenibile https://www.archimede-rd.it/2022/05/05/federchimica-9a-conferenza-sulla-chimica-sostenibile/ Thu, 05 May 2022 14:00:19 +0000 https://www.archimede-rd.it/?p=4011 Il 10 maggio 2022, dalle ore 10:00 alle ore 12:30, si terrà, in modalità telematica, la 9ª Conferenza sulla Chimica Sostenibile “Innovazione e Economia Circolare”, organizzata da Federchimica. Quest’anno verranno trattati approfondimenti sul tema, con particolare attenzione all’economia circolare e all’importanza dell’ecodesign nelle fasi di innovazione. Anche Archimede R&D parteciperà attivamente con un intervento (dalle…

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Il 10 maggio 2022, dalle ore 10:00 alle ore 12:30, si terrà, in modalità telematica, la 9ª Conferenza sulla Chimica Sostenibile “Innovazione e Economia Circolare”, organizzata da Federchimica.

Quest’anno verranno trattati approfondimenti sul tema, con particolare attenzione all’economia circolare e all’importanza dell’ecodesign nelle fasi di innovazione.

Anche Archimede R&D parteciperà attivamente con un intervento (dalle 11:20 alle 11:40). Lucio Panizza, chimico e fondatore di Archimede R&D e il professor Alejandro Hochkoeppler, di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, parleranno di Bolle di Innovazione, un’idea di sostenibilità. A partire dal progetto Bubbleboat, la scoperta dell’enzima e la sua industrializzazione, fino ad arrivare all’applicazione sui prodotti di consumo nell’ottica della sostenibilità, dell’economia circolare e del riciclo.

Mai come in questo momento storico, viene chiesto un importante impegno alle aziende al fine di produrre attraverso sistemi e processi sostenibili, in grado di ridurre l’impatto ambientale. Attraverso la ricerca e l’innovazione, le aziende si sono poste l’obiettivo primario di sviluppare prodotti dal design sostenibile, in grado di arrivare a portare cambiamenti sociali e culturali in un’ottica di riuso, manutenzione e riciclo.

Fin dalla nascita di Archimede R&D, abbiamo posto al centro dell’attenzione i principi della sostenibilità con l’obiettivo di ridurre e ottimizzare la quantità di chimica introdotta nell’ambiente.
Il risultato di questo nostro impegno è stato quello di aver implementato tecnologie e prodotti a ridotto impatto ambientale attraverso l’innovazione e la ricerca scientifica.
Il nostro intervento alla Conferenza, ci offre appunto la possibilità di parlare della nostra storia e delle nastra esperienza sul campo.


L’evento sarà l’opportunità per Federchimica di presentare anche l’aggiornamento dell’“Annuario sulla Ricerca Chimica”, strumento nato per dare visibilità alle imprese associate e alle Università impegnate nella ricerca.
Chi meglio di noi può capire l’importanza delle collaborazioni fra privato e pubblico, tra azienda e Università. Lo scambio di conoscenze e di know-how sono stati gli elementi portanti delle nostre ricerche che hanno portato all’industrializzazione dei nostri progetti come ad esempio il progetto Bubbleaboat, la tecnologia Softballs, tutti realizzati in collaborazione al CNR e al CSGI dell’Università di Bologna. L’innovazione sviluppata ha determinato anche l’ottenimento di vari brevetti, fra i quali il Metodo per prevenire il bio-fouling e un materiale per la rimozione del calcare (e non solo) dai liquidi.

Per poter partecipare alla 9ª Conferenza sulla Chimica Sostenibile basterà iscriversi qui entro l’8 maggio 2022

PROGRAMMA

Vi aspettiamo.

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Ecosostenibilità valore fondante della nostra Repubblica – La tutela dell’ambiente entra in Costituzione https://www.archimede-rd.it/2022/02/09/ecosostenibilita-valore-fondante-della-nostra-repubblica-la-tutela-dellambiente-entra-in-costituzione/ Wed, 09 Feb 2022 10:54:40 +0000 https://www.archimede-rd.it/?p=3992 Il giorno 8 febbraio 2022, la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la proposta di legge costituzionale che modifica gli art. 9 e 41 della Costituzione. Ecco come cambia il testo dei due articoli: Art. 9: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e…

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Il giorno 8 febbraio 2022, la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la proposta di legge costituzionale che modifica gli art. 9 e 41 della Costituzione.

Ecco come cambia il testo dei due articoli:

Art. 9: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. TUTELA L’AMBIENTE, LA BIODIVERSITÀ E GLI ECOSISTEMI, ANCHE NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI. LA LEGGE DELLO STATO DISCIPLINA I MODI E LE FORME DI TUTELA DEGLI ANIMALI».

Art. 41: « L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, ALLA SALUTE, ALL’AMBIENTE. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali E AMBIENTALI».

L’Articolo 9 fa parte dei primi 12 articoli della Costituzione che sono quelli che esprimono i principi fondamentali sui quali poggia la vita e l’organizzazione dello Stato italiano.
Con la riforma si attribuisce alla Repubblica, oltre alla tutela del patrimonio paesaggistico e del patrimonio storico e artistico della Nazione, anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e viene inserito esplicitamente un principio di tutela per gli animali.

La modifica all’art. 41, invece, sancisce che la salute e l’ambiente siano paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana. Si stabilisce anche come le istituzioni, attraverso le leggi, i programmi e i controlli, possano orientare l’iniziativa economica pubblica e privata non solo verso fini sociali ma anche verso quelli ambientali.

Un impegno importante a livello legislativo-istituzionale a cui dovranno seguire nuove leggi, norme attuative e controlli da parte delle autorità, ma soprattutto una condotta consapevole, responsabile, etica da parte di imprenditori, cittadini, consumatori.

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